Correggere le orecchie a sventola con l’otoplastica

L’otoplastica permette di correggere gli inestetismi delle orecchie a sventola rimodellando e riposizionando le orecchie, modificandone la forma, le dimensioni e l’attaccatura, migliorando l’armonia del viso e il proprio senso di autostima.

L’otoplastica è un intervento di chirurgia estetica molto comune tra i bambini e gli adulti. La maggior parte dei pazienti ha un’età compresa tra i quattro e quattordici anni, ma anche un certo numero di adolescenti e di adulti si sottopone a questo intervento.

A quale età correggere le orecchie a sventola

Non esistono limiti d’età per sottoporsi a un’otoplastica sebbene sia preferibile aspettare la fine dello sviluppo del padiglione auricolare o l’insorgere di una forte motivazione personale. I bambini che si sottopongono a questo intervento hanno solitamente tra i sei e i quattordici anni, età in cui certi difetti estetici diventano fonte d’imbarazzo nel rapporto con i coetanei e possono dare origine a profonde insicurezze mentre i risultati nel lungo periodo non sono compromessi nonostante la giovane età del paziente..

Otoplastica: la tecnica

L’otoplastica per le orecchie a sventola prevede un’incisione posta dietro l’orecchio in maniera tale da poter accedere alla cartilagine auricolare dalla zona posteriore ed è pertanto nascosta. La cartilagine è indebolita con il bisturi e poi ripiegata per formare la piega assente o insufficiente per consentire all’orecchio di ridurre la sua sporgenza. La nuova piega cartilaginea è suturata con speciali fili di sutura che dovranno garantire una prolungata stabilità. Successivamente si procede con la sutura della cute.

Il bendaggio e la medicazione finale in caso di otoplastica per le orecchie a sventola hanno un ruolo molto importante perché il bendaggio elastico “a turbante” della parte superiore della testa deve supportare la nuova forma auricolare e proteggere la zona operata. Quando il paziente torna per il controllo dopo alcuni giorni, il bendaggio è sostituito e alleggerito. Tolta la medicazione è bene indossare per un certo tempo una fascia da tennista per proteggere e tenere modellata la cartilagine nella sua nuova posizione.

Anestesia

L’otoplastica è normalmente eseguita in regime di day-hospital. L’intervento dura circa due ore ed è generalmente eseguito negli adulti in anestesia locale con sedazione e nei bambini in anestesia generale. Questo comporta per i giovani pazienti il trascorrere una notte in clinica mentre gli adulti possono rientrare a casa subito dopo.

Dopo l’intervento di otoplastica

Nei due giorni successivi all’intervento si deve rimanere a riposo con la testa sollevata. Dal terzo giorno in poi è possibile riprendere a svolgere una vita normale evitando però sforzi e attività fisica. L’esposizione al sole va ugualmente evitata.

E` normale che nei primi giorni vi sia del gonfiore e che si possano notare delle ecchimosi intorno alla zona trattata. Raramente si possono verificare infezioni, ematomi o cicatrici cheloidee. A due settimane dall’intervento chirurgico riprenderete progressivamente a svolgere tutte le normali attività compresa quella sportiva.

Il risultato

L’eccessiva sporgenza delle orecchie a sventola è ridotta avvicinando i padiglioni auricolari alla testa. Il risultato si può ritenere permanente dopo i primi mesi dall’intervento durante i quali però è possibile si verifichi la ricomparsa del difetto estetico (recidiva). Per evitare questo rischio i punti chirurgici che modellano la cartilagine sono tolti solo dopo tre settimane.

Effetti Collaterali

Rare sono le eventualità di ecchimosi o condriti (infezioni della cartilagine auricolare) comunque risolvibili piuttosto semplicemente con una terapia antibiotica adeguata. Vi è la possibilità, seppur non frequente, che si formi un cheloide (tessuto ipertrofico sulla cicatrice). In tal caso si può trattare il problema con una terapia adeguata e creme a base siliconica.
Il cheloide è comunque nascosto dietro la piega dell’orecchio e pertanto non visibile.

Orecchie a sventola: tecniche alternative

Una delle tecniche alternative più utilizzate per trattare le orecchie a  sventola è rappresentata dall’otoplastica mini invasiva con Earfold. Questa tecnica risulta molto più veloce nella sua esecuzione (15 minuti), molto meno dolorosa ed eseguita in anestesia locale anche nei bambini.

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