La seduta di laser resurfacing o laser frazionale si eseguono in modo molto simile. A seconda del tipo di problema e delle esigenze del paziente, la seduta può essere unica o si può optare di eseguire più sedute con potenze meno elevate per avere un post operatorio meno impegnativo. Nel caso si trattino cicatrici superficiali, l’anestesia può essere fatta con un semplice getto di aria fredda o con una crema anestetica che va lasciata in posa per un periodo di tempo variabile dai 30 ai 60 minuti. Nel caso si sia optato per un approccio più invasivo, è possibile effettuare un’anestesia locale tronculare (come quella del dentista).
Dopo aver deterso e disinfettato la pelle si procede ad allestire un campo sterile dell’intera area di lavoro. A questo punto inizierà l’azione del laser che sarà più o meno profonda e importante a seconda dei problemi da trattare. Per un’omogeneità di trattamento, il laser andrà sfumando nelle aree di cute vicine a quelle interessate dalle cicatrici da acne. In questa fase il paziente sentirà solamente un calore leggero ed il rumore del laser in funzione.
Al termine del trattamento, va applicata sulla pelle una pomata antibiotica e un getto di aria fredda che aiuterà a mitigare il calore che il paziente sentirà sulla parte trattata.