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la mastoplastica additiva

Nel mondo di oggi, l’immagine corporea è spesso oggetto di discussione e riflessione. Con la crescente disponibilità di procedure chirurgiche estetiche, come la mastoplastica additiva, sorgono molti miti e idee errate.

Questi miti possono creare una percezione distorta di ciò che significa veramente abbracciare la propria autenticità e bellezza. In questo articolo, esploreremo alcune delle credenze comuni errate sulla mastoplastica additiva e scopriremo come superarle per abbracciare la bellezza reale e autentica che risiede in ognuno di noi.

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Il lifting al seno (mastopessi) e tutta la chirurgia che ha a che fare con il décolleté è in cima alla wishlist anche delle donne italiane. Secondo i dati raccolti dall’International Society for Aesthetic and Plastic Surgery (ISAPS), in Italia, il 34% degli interventi di chirurgia estetica riguarda la chirurgia della mammella nelle sue diverse varianti (aumento, lifting e diminuzione). La mastoplastica additiva è comunque in assoluto l’intervento al seno richiesto con maggior frequenza (18%).

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mastoplastica additiva

La mastoplastica additiva – diffusamente conosciuta come intervento di aumento del seno – è una delle operazioni di chirurgia plastica più richieste dalle donne. In questo articolo trovate tutte le informazioni utili a comprendere come si svolge l’intervento e cosa sapere riguardo il pre e il post operazione.

Mastoplastica additiva: a chi si rivolge

La mastoplastica additiva consiste nell’intervento di aumento del volume del seno. Questo tipo di operazione è richiesta soprattutto da due tipi di pazienti:

  • Donne che hanno poco seno (ipoplasia mammaria) e desiderano aumentarne il volume
  • donne che presentano un seno svuotato – ad esempio a causa dell’allattamento – e vogliono acquisire nuovamente una forma più armonica ed esteticamente gradevole della mammella

In entrambi i casi, l’intervento presenta finalità prettamente estetiche.

Tipologia di protesi: rotonda e anatomica

A seconda del tipo di effetto estetico richiesto dalla paziente, la mastoplastica additiva può essere effettuata utilizzando due diversi tipi di protesi:

  • Protesi rotonda
  • Protesi anatomica (o a goccia)

La protesi rotonda è la soluzione consigliata per chi richiede un seno pronunciato, in particolare nel polo superiore, al fine di ottenere un décolleté evidente ed importante.

La protesi anatomica presenta una forma a goccia, con il polo inferiore più accentuato, ed è la scelta ideale per chi vuole un seno dall’aspetto naturale.

Le protesi mammarie possono avere due differenti tipi di superficie: liscia o testurizzata. Mentre le protesi rotonde si trovano in commercio sia lisce che testurizzate, quelle anatomiche sono solamente testurizzate. La superficie testurizzata, infatti, limita la possibilità di rotazione una volta che la protesi è inserita nella tasca creata per ospitarla. 

Come si svolge l’intervento di mastoplastica additiva

La mastoplastica additiva è un intervento chirurgico a tutti gli effetti e prevede un’anestesia generale. L’intervento ha una durata di circa un’ora e mezza/due ore e richiede una degenza di almeno un giorno.

L’inserimento della protesi viene eseguito attraverso un’incisione effettuata ad altezza dell’areola o sul solco mammario.

La protesi può essere collocata sotto la ghiandola mammaria o, secondo la tecnica dual plane, sotto il muscolo. Nel primo caso, l’intervento risulta più semplice e meno invasivo, mentre con la tecnica dual plane l’intervento è un po’ più complesso.

La fase post operatoria

La degenza per una mastoplastica additiva è di uno o due giorni. Nel post operatorio deve essere indossato un reggiseno tipo sportivo per un mese sia di giorno che di notte. Nei due mesi successivi il reggiseno sportivo andrà indossato solo di giorno. In alcuni casi, in particolare con le protesi rotonde, si suggerisce anche l’uso di una fascia per uno o due mesi. Questa servirà per mantenere ulteriormente le protesi nella posizione corretta subito dopo l’intervento.

Nelle prime due settimane è consigliabile il riposo assoluto; a partire dai 15 giorni successivi all’intervento, la paziente può gradualmente tornare a svolgere le normali attività, evitando però di sollecitare le braccia (evitare ad esempio di lavare vetri, sollevare pesi, giocare a tennis). Concluso il primo mese, è possibile tornare a praticare sport, andare in palestra, correre e svolgere altre attività che non richiedono una particolare sollecitazione della zona alta del corpo.

Per approfondimenti e informazioni sull’intervento di mastoplastica additiva, vi invitiamo a consultare la nostra pagina dedicata.

La Mastoplastica riduttiva è il trattamento chirurgico finalizzato alla riduzione del seno. Ad essa fanno ricorso tutte le pazienti che hanno delle dimensioni importanti dei propri seni, tali da provocare disturbi psico-fisici come:

  • Dolori alla schiena;
  • Al petto o al seno stesso;
  • Eccessiva sudorazione che provoca irritazioni tra seno e addome;
  • Problemi di respirazione;
  • Difficoltà nelle relazioni umane;
  • Disagi nel trovare abiti adatti alla propria conformazione fisica.

Per questo i candidati ideali, sono le pazienti affette da patologie (quali iperplasia e gigantomastia) che si percuotono sulla condizione estetica, sulla salute e sulla psiche della persona.

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