Il Lipofilling può essere effettuato in anestesia locale o generale. L’anestesia locale è utilizzata per piccoli volumi, ma se combinata con altre metodiche deve essere utilizzata l’anestesia generale. Il sito di prelievo è spesso infiltrato con un mix di anestetico, soluzione fisiologica e adrenalina per migliorare il confort post intervento e ridurre gli ematomi e le ecchimosi.
La tecnica prevede fasi differenti eseguite in successione:
– Lipoaspirazione: il grasso può essere preso eseguendo una classica liposuzione in qualsiasi parte del corpo, di preferenza l’addome e/o l’interno coscia. Altre aree di prelievo possono comunque essere le ginocchia, i glutei, le coulotte de cheval, e i fianchi. Dopo aver infiltrato con l’anestetico, si esegue una piccola incisione per far penetrare la cannula di 2-3 mm che servirà per estrarre il grasso e una volta rimossa questa si chiuderà l’accesso con un punto di sutura che si riassorbirà da solo.
– Filtrazione: il grasso prelevato è lavato e filtrato per separare il sangue, l’olio e l’anestetico locale dalle cellule adipose.
– Iniezione del grasso: se la metodica è effettuata in anestesia locale, il sito ricevente è infiltrato anch’esso con una piccola quantità di anestetico e quindi il grasso è iniettato con una cannula sottile.
La quantità di grasso che sopravvive dipende anche dall’area del corpo ove questo è impiantato ed è variabile da persona a persona. Normalmente la percentuale di grasso che sopravvive al trapianto varia dal 30% al 70%. Dopo sei mesi dall’intervento è possibile dire con una certa sicurezza quanto dell’impianto sia sopravvissuto e ciò che si vede è solitamente il risultato definitivo.